Autunno: il periodo del trekking
L’estate finisce, le spiagge si svuotano, l’aria si fa più frizzante e il sole la sera ci saluta con largo anticipo. L’inizio dell’autunno si fa strada con i suoi colori caldi e le sue temperature più miti, ideali per scoprire i sentieri che si diramano nelle montagne, dove ancora non si è posta la neve.
Complice delle restrizioni dovute all’emergenza sanitaria, il trekking è tornato ad occupare il tempo libero di coloro che hanno ritrovato una connessione con la natura ed i suoi segreti, donne e uomini che ricercano nelle esperienze all’aria aperta storie e tradizioni, un andamento in controtendenza rispetto al consueto turismo “mordi e fuggi” delle domeniche in montagna.
Attrezzatura
Camminare in montagna richiede rispetto per l’ambiente che ci circonda e molta prudenza, a partire dal nostro abbigliamento. Uno zaino tecnico e capiente sarà il nostro compagno d’escursione, indossare pantaloni e magliette leggere e traspiranti è essenziale per gestire al meglio la termoregolazione corporea durante la salita. Se la quota di partenza supera i mille ottocento metri, è richiesto un secondo strato d’abbigliamento caldo e traspirante per agevolare l’evaporazione del sudore: il miglior compromesso è un pile termico elasticizzato. È essenziale iniziare il percorso con un piumino tecnico riposto nello zaino, una volta arrivati in cima ci proteggerà dal vento freddo che soffia. Ai piedi sono fondamentali scarpe da trekking adatte al terreno d’alta montagna: scarpe ben strutturate, di una calzata idonea e non troppo usurate sotto la suola. Opzionali ma consigliati per questi tipi di trekking, sono i bastoncini telescopici utili in salita per il bilanciamoci del peso e in discesa per evitare il sovraccarico degli arti inferiori e per favorire una buona stabilità.
Il trekking
Durante i trekking in montagna è molto importante conoscere a fondo la zona dove percorreremo i nostri sentieri. La valutazione del territorio è una variabile che anche gli alpinisti e gli escursionisti più esperti tengono sempre ben a mente. È un fenomeno comune, redarguisce il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, che turisti e camminatori neofiti sottovalutino le difficoltà e gli imprevisti che possono capitare durante i trekking in montagna. Conoscere la morfologia del territorio, i punti di emergenza in caso di bisogno, i sentieri alternativi e la friabilità del terreno in determinati passaggi è fondamentale per non trasformare una rilassante giornata ad alta quota in una pessima esperienza, per questo, come abbiamo già visto, l’abbigliamento è un fattore determinante. Prima di partire per un trekking è importante studiare e scegliere il percorso da intraprendere, quindi leggere una cartina locale dei sentieri presenti e chiedere sempre consiglio al punto informazioni locale competente: capita spesso che alcuni sentieri vengano interrotti per frane o per le condizioni meteo avverse. A questo proposito entra in gioco la figura dell’Accompagnatore di media montagna: escursionisti specializzati iscritti e rintracciabili sui siti internet dei diversi collegi regionali. L’accompagnatore di media montagna ti accompagnerà in giro per i boschi e per le vallate incantate in totale sicurezza, ti farà conoscere i sentieri nascosti e sarà pronto a rispondere ad ogni tua curiosità sul territorio e la sua storia, rendendo la tua escursione in montagna ancora più magica.
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